Nella pagina “Revisione bombole sub, perché farla e quanto costa” abbiamo già parlato dell’importanza della manutenzione della strumentazione da immersione.
In particolare, la manutenzione delle bombole da sub è regolamentata dalla direttiva europea 97/23/EC, Pressure Equipment Directive e dal D.L.93/2000.
COME AVVENGONO LA REVISIONE E IL COLLAUDO DELLE BOMBOLE DA SUB
Il collaudo delle bombole segue diverse fasi, di cui diamo una panoramica generale:
- svuotamento, lavaggio interno ed esterno, asciugatura;
- valutazione visiva interna ed esterna per individuare eventuali difetti (crepe, ammaccature, ruggine, stato della filettatura, ecc);
- controllo del peso;
- test idrostatico;
- in caso di superamento del test, punzonatura secondo la norma UNI EN ISO 13769. La punzonatura riporta mese e anno del collaudo e il simbolo che identifica la certificazione;
- rilascio della certificazione.
Altre fasi possono essere la barilatura, la sabbiatura interna ed esterna, la verniciatura, la rifilettatura e la revisione della rubinetteria.
Il test idrostatico
Questo test serve a verificare la tenuta della bombola da sub.
La bombola privata di rubinetteria viene riempita di acqua ad alta pressione – una volta e mezza la pressione di esercizio – e ne viene verificata la tenuta.
Se rientra nei limiti previsti, il test è superato. In caso contrario, la bombola viene scartata o forata in modo da impedirne l’utilizzo.
Verifica visiva interna ed esterna
Viene quindi fatta una verifica visiva interna ed esterna per verificare l’integrità della bombola, in modo da accertarsi che sia esente da corrosioni che ne possono alterare la perfetta funzionalità.